Sicurezza del porto


L’avvio della campagna elettorale per le elezioni regionali è un’occasione importante per tornare a parlare del nostro porto e dei problemi che affronta la nautica a Civitanova.

Con questo documento le associazioni dei pescatori e del diporto nautico sottopongono alle forze politiche ed ai candidati impegnati nella competizione elettorale le proprie proposte per uscire da una situazione di stallo che, a quindici anni dall’approvazione del piano regolatore del porto, vede ancora irrisolte le principali problematiche, prima tra tutte la messa in sicurezza di questa infrastruttura.

“Il porto, oltre ad essere una notevole realtà economica e lavorativa della nostra città, rappresenta il tratto distintivo dell’ambiente cittadino civitanovese, tappa privilegiata per il turista, luogo di socialità, sport e cultura.

Queste peculiarità sono esaltate dalla particolare posizione del porto che si trova ad un passo dai principali luoghi di attrazione urbana (il centro città e la piazza, la stazione ferroviaria, il lungomare, la spiaggia), una caratteristica che poche città nelle Marche possono vantare e che rappresentano una importante opportunità di sviluppo per le attività legate alla nautica, al turismo, al commercio.

Nonostante questo indiscutibile punto di forza il nostro porto vede ancora irrisolto il problema della sicurezza dell’imboccatura che ne impedisce ogni possibilità di ammodernamento e sviluppo: l’ingresso del porto esposto alle mareggiate da nord-est continua a rappresentare un pericolo per i pescatori a causa del suo basso fondale e per i diportisti che vedono le strutture dei pontili e le loro barche investite dalle onde che entrano direttamente nella darsena.

Il Piano Regolatore del Porto, approvato nel 2005, ha affrontato questo problema subordinandolo però alla realizzazione di una nuova darsena turistica privata a nord che avrebbe portato gli attuali 500 posti barca ai 1000 previsti dal piano regionale dei porti marchigiani; la nuova struttura avrebbe modificato l’imboccatura del porto orientandola a nord ovest, al riparo dalle mareggiate.

A suo tempo le associazioni del diporto e della pesca denunciarono subito i rischi che questa scelta comportava ribadendo che la sicurezza dei mezzi e delle persone doveva venire prima dell’ampliamento del porto. A 15 anni di distanza i fatti ci danno tristemente ragione: la nuova darsena privata non è stata realizzata ed il problema della sicurezza rimane tuttora irrisolto.

Nel frattempo il peggioramento della congiuntura economica ha colpito pesantemente anche il diporto ed ha ridotto ulteriormente le possibilità di un investimento privato in grado di realizzare l’ampliamento del nostro porto.

E’ per questa ragione che le nostre associazioni ritengono necessaria ed urgente una iniziativa straordinaria che riporti in primo piano il tema della sicurezza; questo obiettivo può essere conseguito modificando l’attuale piano regolatore del porto mediante una variante che preveda la messa in sicurezza dell’attuale imboccatura con una adeguata opera di protezione; la variante dovrà riguardare anche il banchinamento della riva interna da dimensionare in base alle nuove esigenze.

L’auspicio di tutti coloro che vivono la realtà del porto è che si crei una unità di intenti tra le forze politiche che, ad elezioni avvenute, ci consenta di operare con celerità per recuperare un ritardo che vede questa infrastruttura in ritardo rispetto a tutti gli scali marchigiani.

Al comune di Civitanova, a cui per legge spetta l’iniziativa, chiediamo di farsi carico della progettazione della variante al piano regolatore e di avviare quanto prima il confronto che una scelta di questo tipo comporta sia dal punto di vista tecnico che sociale.

Alla Regione Marche chiediamo di inserire le opere previste dalla variante al piano regolatore tra le opere pubbliche prioritarie riguardanti i porti marchigiani; dopo gli interventi di cui hanno goduto tutti i principali scali marchigiani crediamo che le ragioni di sicurezza che caratterizzano la nostra richiesta possano avere il carattere di urgenza necessario alla sua realizzazione in tempi ragionevoli.

Alle forze politiche ed ai candidati impegnati nella campagna elettorale chiediamo di dare una risposta chiara alle attese del mondo della pesca e del diporto che da troppi anni aspettano fatti concreti: la sicurezza delle persone e delle strutture non sono un lusso, sono l’indispensabile.

Civitanova li 3/8/2020

Coop “Casa del Pescatore”
Coop “Piccola Pesca”
Unione Diportistica Civitanovese “Il Madiere”