TORNARE IN MARE IN SICUREZZA – Le proposte del Madiere per la Fase 2 del confinamento da coronavirus


Il comitato direttivo dell’associazione “Il Madiere” esprime tutta la preoccupazione del diporto civitanovese per il blocco delle attività che ha riguardato il settore della nautica fino ad oggi.   Il ritardo nei lavori di manutenzione del naviglio rischia di pregiudicare pesantemente la stagione  2020 ormai iniziata; l’imminente inizio della “fase 2” dovrà essere l’occasione per la ripartenza del settore e per la definizione delle regole che dovranno consentire ai diportisti di riprendere il mare in condizioni di sicurezza riguardo ai rischi di contagio da coronavirus.Andare per mare è di per sé una attività che isola, che allontana dai luoghi affollati e quindi protegge dalle possibilità di contagio; ma consentire al diporto la ripresa dell’attività avrà anche una importante funzione sociale di attenuazione del disagio delle famiglie dopo questo lungo e forzato confinamento in casa.

Siamo consapevoli che la pandemia richiederà di rivedere molte consuetudini che caratterizzano il settore; la salute delle persone resta l’obiettivo prioritario da anteporre ad ogni altro interesse ma le diverse esigenze della sicurezza e della “ripartenza” possono essere garantite da soluzioni equilibrate e condivise.

Con l’intento di dare un contributo alla discussione sulle misure necessarie al rilancio dell’attività diportistica nella regione Marche, il comitato direttivo del “Madiere” avanza una serie di richieste su cui chiede all’Ente Regione ed agli Enti locali di impegnarsi ciascuno per le proprie competenze.

In questa prospettiva riteniamo indispensabile che dal prossimo 4 maggio:

  1. Sia consentita, senza particolari restrizioni, la navigazione ad unità da diporto con equipaggio formato da un solo occupante;
  2. Sia consentita, senza particolari restrizioni, la navigazione ad unità da diporto con equipaggio formato da più occupanti ma facenti parte dello stesso nucleo familiare convivente;
  3. Siano definite le regole che dovranno disciplinare l’imbarco di persone estranee al nucleo familiare (amici o parenti) tali da garantire il distanziamento sociale a bordo e la prevenzione del contagio; in questo caso riteniamo che il numero delle persone di equipaggio sia rapportato ad un parametro oggettivo quale può essere la lunghezza dell’unità da diporto.
  4. Siano consentiti l’alaggio, la manutenzione ed il varo delle unità da diporto, nel rispetto delle norme di protezione individuale e distanziamento sociale (come già avviene in altre regioni d’Italia).

Certi di poter contare sull’impegno dell’Ente Regione e dei Comuni marchigiani chiediamo l’apertura di un confronto che porti in tempi brevi alla definizione di regole capaci di garantire una efficace lotta contro il coronavirus e nello stesso tempo permettano ai diportisti ed alle loro famiglie di riprendere il mare.

Civitanova li 25.4.2020

Il Comitato Direttivo dell’Associazione
Il Madiere